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La guida completa per ristrutturare il tetto - PT.2

Abbiamo visto nel precedente articolo quali sono i passi da compiere per ristrutturare il proprio tetto, la differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria, le detrazioni fiscali collegate al rifacimento del tetto e le incombenze progettuali necessarie per l'ottenimento dei permessi per ristrutturare il proprio tetto



Oggi parliamo invece delle componenti sia strutturali che non di un tetto.


La struttura portante


La struttura portante di un tetto, soprattutto in ambito civile e residenziale, può essere sostanzialmente di due tipi:

  • Struttura in calcestruzzo armato gettato in opera

  • Struttura in legno

Esistono anche altri tipi di struttura, ad esempio quelle in acciaio, che però sono utilizzate prettamente in ambito industriale e commerciale.


Una struttura in calcestruzzo gettato in opera è un vero e proprio solaio composto da travi in calcestruzzo armato ed elementi di alleggerimento, con la caldana gettata in opera e intonacato all'intradosso.

E' una soluzione strutturale che offre alcuni vantaggi:


  • Grande solidità: Difficilmente una struttura portante di questo tipo avrà bisogno di essere rifatta, a meno di problemi di cedimento strutturale che riguardano l'intero edificio

  • Continuità strutturale: Essendo un "blocco unico" non presenta zone di discontinuità e in caso di problemi sulle parti non portanti resiste meglio alle infiltrazioni

  • Maggiore facilità di applicazione di isolamento termico: Una copertura gettata in opera agevola decisamente un'eventuale installazione di pannelli isolanti per via della sua continuità strutturale

D'altra parte però ha anche svantaggi da considerare:


  • Elevato peso: Una struttura in calcestruzzo armato è decisamente più pesante di una in legno

  • Maggiore dispersione termica: Il calcestruzzo armato offre una bassa resistenza termica e facilità decisamente gli scambi termici tra interno ed esterno disperdendo molto calore


Il tetto con struttura in legno


Il tetto con struttura portante portante in legno è la soluzione più utilizzata in caso di rifacimento attualmente, poichè offre molti vantaggi, a patto però di una corretta progettazione (che non è per nulla scontata). I principali vantaggi di questa tipologia di struttura sono:


  • Minor incidenza strutturale: Il legno è un materiale decisamente più leggero del calcestruzzo e trasmette minori sollecitazioni alle strutture portanti su cui appoggia

  • Pregio estetico: Il legno è un materiale nobile che trasmette immediatamente un alto valore percepito alla vista

  • Minor impatto ambientale: Il legno è un materiale naturale e le lavorazioni ed il suo utilizzo sono sicuramente meno impattanti dal punto di vista ambientali rispetto alla produzione del calcestruzzo

  • Personalizzazione: Attraverso processi specifici è possibile ottenere elementi architettonici personalizzati nei colori e anche nelle forme

  • Posa in opera più semplice: Una struttura in legno è decisamente più rapida da installare ed anche i componenti sono più semplici da trasportare


Inoltre installando un tavolato o di una perlina di copertura sopra la struttura portante è possibile ottenere una struttura continua come nel caso del tetto gettato in opera, migliorando la qualità estetica e garantendo al contempo la presenza di un piano calpestabile su cui andare ad installare i pacchetti di isolamento.



Il legno lamellare


L'avvento del legno lamellare nelle costruzioni ha significato un enorme salto di qualità per le coperture con strutture portante in legno.


Il legno lamellare è noto per la costruzione di tetti, grazie alle sue proprietà di resistenza, versatilità e sostenibilità.


Si tratta di un materiale composito ottenuto incollando più strati sottili di legno (lamelle), solitamente di conifere come abete o larice, per formare travi e altri elementi strutturali. Le caratteristiche più importanti del legno lamellare sono:


  • Resistenza e durabilità: Ha un’elevata resistenza meccanica rispetto al legno massello, poiché i difetti del legno naturale vengono distribuiti durante il processo di incollaggio.

    È trattato inoltre per resistere a umidità, fuoco e agenti biologici, come funghi e insetti.

  • Leggerezza: Il legno lamellare è più leggero rispetto a materiali come acciaio o cemento, il che facilita il trasporto e l'installazione.

  • Stabilità dimensionale: Grazie al processo di incollaggio, si riduce il rischio di deformazioni, torsioni e crepe, caratteristiche comuni nel legno massello.

  • Estetica: Offre un design elegante e naturale, che si integra bene sia in contesti tradizionali che moderni.

  • Sostenibilità: Realizzato con legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile.

    È un materiale ecologico, riciclabile e a basso impatto ambientale.


L'impermeabilizzazione del tetto


L'impermeabilizzazione del tetto è una fase importantissima poichè il tetto è la parte della casa più esposta all'acqua, quindi l'impermeabilizzazione ha il compito di evitare infiltrazioni preservando gli elementi sottostanti. A seconda della tipologia di struttura portante e della copertura viene scelto il tipo di impermeabilizzazione più adeguata.


Su una copertura in calcestruzzo l'impermeabilizzazione viene normalmente eseguita con materiali a base bituminosa applicate tramite saldatura meccanica o fiamma. Esistono anche altre tecniche di posa in opera ma a nostro avviso la tradizionale guaina bituminosa offre maggiori garanzie a patto che sia posata realmente a regola d'arte da imprese certificate e realmente specializzate in impermeabilizzazioni.


Qualora invece fosse presente una struttura portante in legno, sopra la perlina od il tavolato e prima dell'isolante è indispensabile applicare una membrana a secco che funge da freno al vapore e sopra l'isolante è fondamentale installare un corretto sistema di impermeabilizzazione e barriera al vapore per evitare fenomeni di infiltrazioni e condense in grado di danneggiare le strutture a lungo andare.



Posa di sistema di isolamento tetto Isotec
Posa di sistema di isolamento con pannelli in PIR Fibrotek Plus

L'isolamento del tetto


L'isolamento del tetto è un argomento specifico che sarà trattato nella terza parte, tuttavia è importante sapere che nella progettazione di un corretto isolamento si deve tener conto di:


  • Tipologia di struttura: A seconda di questa possono essere consigliate stratigrafie diverse

  • Capacità di isolamento dei materiali applicati: Ogni materiale ha una resistenza termica più o meno accentuata e lo spessore dei pannelli termoisolanti va definito in base ai requisiti di trasmittanza termica massima delle strutture in base alle Normative di Legge a seconda della zona climatica di riferimento.

  • Capacità di regolazione igrometrica e di sfasamento termico: Oltre al rispetto dei requisiti di trasmittanza è fondamentale scegliere materiali che garantiscano una corretta gestione del vapore acqueo naturalmente prodotto all'interno dell'abitazione e di regolazione del passaggio di calore. A tal proposito i materiali isolanti sintetici, come ad esempio l'EPS, possono sicuramente essere più performanti dal punto di vista dell'isolamento termico ma hanno una scarsa traspirabilità, mentre invece materiali naturali come la lana di roccia o la fibra di legno garantiscono maggiore traspirabilità. E' possibile anche utilizzare accoppiamenti tra isolanti sintetici ed isolanti naturali per sfruttare al meglio le caratteristiche di entrambi i prodotti



La ventilazione del tetto


Un tetto ventilato è un tetto di ultima generazione. La ventilazione del tetto è un aspetto cruciale per garantire la durabilità, l’efficienza energetica e il comfort di un edificio. Un tetto ben ventilato aiuta a prevenire problemi legati all’umidità, al surriscaldamento estivo e alla formazione di muffe.


Il principio base consiste nel creare un flusso d’aria continuo che attraversa il sottotetto o l’intercapedine del tetto. Questo si ottiene combinando:

  • Ingressi d’aria: Solitamente posizionati nella parte bassa del tetto (gronde o sporti).

  • Uscite d’aria: Posizionate vicino al colmo del tetto o nelle superfici verticali (lucernari, camini di ventilazione).


L’aria fresca entra dal basso e spinge verso l’esterno l’aria calda e umida, creando un ricambio naturale.


Lo strato di ventilazione viene posto tra l'isolante e la copertura.




Copertura in tegole portoghesi antichizzate

La copertura del tetto


La copertura di un tetto è l'ultimo strato della copertura ed è quindi fondamentale che rispetti importanti requisiti per garantire la durata nel tempo: Una copertura deve assicurare durabilità, garantire un corretto smaltimento delle acque piovane e un'alta resistenza agli agenti atmosferici quali pioggia, neve, grandine, oltre a garantire un alto valore estetico ed integrarsi con le caratteristiche dell'immobile e del paesaggio, motivo per cui non tutti i materiali sono adeguati per essere installati in copertura. Nonostante ciò oggi è possibile scegliere tra un'ampia varietà di materiali per il manto di copertura del proprio tetto.




Le tipologie di copertura


La scelta della copertura varia in base a diversi fattori e anche al contesto in cui è posizionato l'immobile.


Non tutte le coperture sono uguali e vanno bene per tutti i tetti. Una grande discriminante nella scelta del manto di copertura è la pendenza del tetto: Ad esempio le tegole non possono essere installate su tetti con pendenze inferiori al 30-35% o non potrebbero garantire il corretto smaltimento delle acque piovane.


Se un tetto ha una pendenza bassa o non molto accentuata ci sono prodotti come le lastre di lamiera ondulate o quelle in fibrocemento che garantiscono un corretto smaltimento delle acque anche in assenza di pendenze importanti.



Riassumendo in breve le tipologie più utilizzate ed apprezzate per i manti di copertura residenziali sono:


  • Tegole o coppi: Sono generalmente composte in laterizio o cemento.

  • Lastre ondulate. Possono essere composte di materiali come il fibrocemento ecologico, lamiera o PVC

  • Pannelli in lamiera coibentati: Composti da due strati metallici con un nucleo isolante (ad esempio poliuretano) offrono ottimo isolamento e rapidità di posa.

  • Coperture in ardesia o pietra naturale. Materiale elegante e resistente, adatto per edifici storici o di pregio. Richiede una struttura di supporto robusta. Sono utilizzate soprattutto nelle zone montane.

  • Tegole bituminose: Sono una variante decisamente interessante per via del ridotto peso gravante sulle strutture sottostanti (meno di 5 kg/mq), della rapidità di installazione e per il fatto che uniscono la capacità impermeabilizzante ad un'estetica gradevole.





La lattoneria


La lattoneria del tetto è un insieme di elementi metallici utilizzati per proteggere il tetto e convogliare l’acqua piovana lontano dalla struttura nel sistema di scarico fognario, oppure in quello di riutilizzo delle acque piovane qualora disponibile. Oltre alla funzione pratica, la lattoneria contribuisce anche all’estetica del tetto e dell’intero edificio.


I componenti principali della lattoneria sono:

  • Grondaia: Raccoglie l’acqua piovana dal tetto e la convoglia verso i pluviali.

  • Pluviali (discendenti): Tubazioni verticali che trasportano l’acqua piovana dalle grondaie al terreno o al sistema fognario.

    Possono essere installati a vista o incassati nella muratura.

  • Scossalina Lamiera posizionata nelle zone critiche del tetto, come raccordi tra falde o intorno ai comignoli. Protegge le giunzioni dal rischio di infiltrazioni.

  • Colmi: Coprono la giunzione superiore tra due falde, evitando infiltrazioni lungo il punto di incontro.

    Converse: Utilizzate per raccordare elementi verticali (muri, abbaini, camini) con la falda del tetto.

  • Paraneve: Accessori in metallo installati per impedire lo scivolamento improvviso della neve dal tetto.

  • Sottogronda: Rivestimento del bordo inferiore del tetto, che protegge e migliora l’aspetto estetico.


I materiali utilizzati nella lattoneria

  1. Rame:

    • Vantaggi: Resistente alla corrosione, durevole (fino a 100 anni), esteticamente elegante.

    • Svantaggi: Costo elevato rispetto ad altri materiali.

  2. Alluminio:

    • Vantaggi: Leggero, resistente alla ruggine, facile da lavorare.

    • Svantaggi: Può essere meno durevole .

  3. Acciaio zincato:

    • Vantaggi: Economico, resistente.

    • Svantaggi: Può corrodersi nel tempo, richiede trattamenti protettivi.

  4. Zinco-titanio:

    • Vantaggi: Materiale moderno, estremamente durevole, ecologico.

    • Svantaggi: Costo medio-alto.

  5. PVC:

    • Vantaggi: Economico, facile da installare.

    • Svantaggi: Meno resistente agli urti e agli sbalzi termici.


Altri elementi


Sicuramente in copertura a seconda di ogni specifico caso oltre a quelli citati sono previsti altri elementi importanti a livello architettonico quali camini, sfiati, finestre da tetto, linee vita, impianti fotovoltaici. Per ogni elemento che "esce" dalla copertura è importante innanzitutto assicurare una tenuta all'acqua totale poichè generalmente sono le zone più facilmente soggette ad infiltrazioni.


In conclusione


Come avrai sicuramente capito è importante effettuare valutazioni accurate insieme ad un tecnico e ad un'impresa specializzata per individuare le componenti migliori per ristrutturare il tuo tetto. Nell'articolo 3 parleremo delle tecnologie più moderne per assicurare un tetto performante dal punto di vista energetico e del comfort ambientale interno.


Se abiti in Piemonte e devi ristrutturare il tuo tetto possiamo fornirti una valutazione gratuita e senza impegno del tuo progetto.


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